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Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) sono un documento giuridicamente vincolante che consente a una persona capacità di intendere e di volere di esprimere le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari che desidera o non desidera ricevere nel caso in cui divenga incapace di comunicare. Le DAT sono anche comunemente chiamate testamento biologico o biotestamento.
Possono essere redatte da qualsiasi persona maggiorenne e capace di intendere e di volere. Devono essere sottoscritte da due testimoni e depositate presso un notaio o presso un altro organismo previsto dalla legge.
Le DAT possono riguardare qualsiasi tipo di trattamento sanitario, compresi i trattamenti salvavita. La persona che redige le DAT può scegliere di rifiutare o accettare qualsiasi tipo di trattamento, anche se questo significa rinunciare alla possibilità di guarire o di prolungare la propria vita.
Sono un importante strumento di tutela della persona e della sua autonomia decisionale. Consentono alla persona di esprimere le proprie volontà e di essere rispettata anche quando non è più in grado di farlo da sé.
In Italia, le DAT sono disciplinate dalla legge n. 219 del 2017. La legge prevede che le DAT siano rispettate dai medici e da tutti gli operatori sanitari.